martedì 23 febbraio 2010

Rapporto di Unioncamere: commercio in lieve ripresa

I consumi in lieve ripresa a fine anno consentono alle imprese del commercio di chiudere il IV trimestre con un risultato negativo ma migliore di un punto percentuale rispetto al trimestre precedente. Le festività natalizie invece non bastano a tirare la volata alle imprese del turismo, che, tra ottobre e dicembre, registrano una riduzione tendenziale del volume d’affari del –7,1%, quasi due punti percentuali in meno di quanto messo a segno nel corso dell’estate. A fine anno, tengono invece Informatica e Telecomunicazioni, il cui bilancio va in rosso solo dello 0,3%. È quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere relativa al IV trimestre 2009 (www.starnet.unioncamere.it).
Commercio: Mezzogiorno ancora indietro
Si chiude con una riduzione delle vendite del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il bilancio del IV trimestre delle imprese del Commercio. Malgrado il segno meno, si registra un miglioramento di un punto percentuale rispetto al III trimestre, trainato essenzialmente dalle aziende con oltre 20 dipendenti (-1,0%). Più sensibile invece la riduzione delle vendite delle imprese più piccole (-5,6%), che comunque migliorano anch’esse le vendite di un punto percentuale rispetto al periodo estivo. Tra i settori di attività, da segnalare il buon risultato di Ipermercati, supermercati e grandi magazzini, le cui vendite si riducono del solo 0,7%, mentre nel Commercio al dettaglio sia di prodotti alimentari che non alimentari il periodo ottobre-dicembre si conclude con flessioni superiori al 4%. A livello territoriale, è il Mezzogiorno che mostra ancora un forte rallentamento rispetto alle altre macroripartizioni: -7,2% le vendite alla fine del periodo, ancora in calo rispetto ai trimestri precedenti. Nelle altre regioni si registrano invece flessioni decisamente più contenute e al di sotto della media nazionale. Nonostante i risultati incoraggianti nell’ultimo trimestre d’anno, peraltro coerenti con gli andamenti stagionali già sperimentati in passato, risulta ancora negativo (–11 punti percentuali) il saldo tra attese di aumento e di decremento delle vendite nel I trimestre del 2010. Le più forti perplessità relative ai primi tre mesi dell’anno sembrano accompagnare le attese delle aziende minori (-22) e quelle del Nord-Est (-23), mentre un atteggiamento più positivo caratterizza le previsioni delle imprese con oltre 20 dipendenti (+5) e di quelle del Nord-Ovest (-2).
Chiusura d’anno difficile per il turismo
Non è stata una buona fine d’anno per il turismo. Le imprese del settore Alberghi, ristoranti e servizi turistici, infatti, hanno chiuso il trimestre con una riduzione del volume d’affari del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oltre un punto e mezzo percentuale in meno di quanto registrato nel trimestre estivo. Sono le Mense e i bar, però, il comparto che conclude l’anno con la maggior riduzione (-8,2%, contro il –7,5% del trimestre precedente). Seppure in zona ancora sensibilmente negativa (-6,4%), le imprese dei Trasporti, movimentazione merci e logistica, migliorano di oltre tre punti percentuali il proprio volume d’affari. Va decisamente meglio all’Informatica e Tlc, unico settore a chiudere quasi in pareggio (-0,3%) il bilancio del IV trimestre, grazie alla crescita del volume d’affari delle imprese con meno di 50 dipendenti (+1,5%), cui si contrappone una flessione di quelle di medie dimensioni (-2,6%). Anche nel caso dei Servizi avanzati, le imprese più piccole mostrano un andamento positivo, in netto recupero rispetto al trimestre estivo : -0,6% il risultato del IV trimestre (era quasi il –10% nel trimestre precedente), contro il –2,1% delle imprese con oltre 50 dipendenti. Il risultato medio finale è –1,1%, in sensibile recupero rispetto al –7,5% registrato nel III trimestre 2009. Il discreto andamento di fine anno induce le imprese dell’Informatica e Tlc a guardare con occhi decisamente positivi ai primi tre mesi del 2010: +15 punti il saldo tra attese di crescita e di diminuzione del volume d’affari. Anche i Servizi alle persone mostrano un certo ottimismo (+7 l’analogo saldo), mentre tutti gli altri settori (in primo luogo il turismo) sono più cauti nel prevedere un’imminente uscita dalla crisi.


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