mercoledì 14 settembre 2011

XVI Festival Internazionale per la Pace di Assisi


XVI Festival Internazionale per la Pace - XI Weekend Ecologico
Assisi, 18 - 25 settembre 2011


L’Assisi Festival edizione 2011, organizzato dall’Associazione Culturale “United Artists for Peace”, in collaborazione con il Comune di Assisi, quest’anno si terrà dal 18 al 25 settembre. La manifestazione, che comprende il XVI Festival Internazionale per la Pace e l’XI Weekend Ecologico, si avvale di numerosi riconoscimenti, tra i quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il Patrocinio di numerosi Ministeri. Il Festival si propone di promuovere la cultura della Pace, della Cooperazione Internazionale e dell’Educazione Ambientale e Alimentare attraverso seminari, tavole rotonde, mostre di arte visiva e concerti serali di alto livello artistico-culturale nella città di Assisi, testimonial mondiale del dialogo e della fratellanza tra i popoli. Come nelle precedenti edizioni, la musica verrà presentata nei vari generi, dal classico al jazz, con artisti nazionali e internazionali accomunati dalla condivisione dei valori di pace e solidarietà. L’edizione 2011 si aprirà, domenica 18 settembre, con la mostra di arte contemporanea “Mir” di Paolo Mirmina, artista camaleontico e originale che presenterà opere ispirate agli ideali di pace e fratellanza. Anche quest’anno l’Assisi Festival focalizzerà l’attenzione sulla celebrazione del 21 settembre, IDP - United Nations International Day of Peace, Giornata mondiale dedicata alla Pace in cui l’ONU invita tutte le nazioni e i popoli a fermare le guerre e ogni forma di ostilità. Nella mattina verrà realizzato il VI convegno “Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale”, con interventi orientati alla diffusione del concetto di “cittadinanza responsabile”, associato a valori quali il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, l’uguaglianza, la giustizia sociale, la solidarietà, la cooperazione e la partecipazione. Alle ore 12.00, in occasione della “Peace Bell special ceremony” delle Nazioni Unite, in cui il Segretario Generale Ban Ki-moon suonerà la Campana della Pace, per inaugurare a New York la Giornata mondiale della Pace, anche in questa edizione, in Assisi verrà suonata la campana della torre del Palazzo Capitano del Popolo, sede dell'Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite e della Biblioteca depositaria dei documenti dell’Onu. Farà seguito la sfilata delle “Bandiere del mondo per una sinfonia di Pace” per le vie di Assisi. “Che la Pace regni sulla terra” è il messaggio che si vuole far risuonare in tutti gli esseri umani. A conclusione della giornata, avrà luogo il concerto “Artisti Uniti per la Pace”. Ospite speciale della serata Andrea Mingardi, cantautore, interprete, bluesman e punto di riferimento “cult” per la musica italiana. All’artista, che eseguirà alcuni brani del suo repertorio, verrà conferito il premio “Artista per la Pace 2011” per il suo notevole impegno sociale e umanitario. Nell’ambito dell’Assisi Festival si terrà l’XI edizione del Weekend Ecologico, evento che promuove l’educazione ambientale e alimentare in un’ottica di sviluppo sostenibile, avvalendosi del supporto di un Comitato Scientifico presieduto dal Prof. Vittorio Silano, presidente della Commissione Scientifica Europea EFSA - European Food Safety Authority, e della collaborazione di esperti, ricercatori e docenti universitari. Al seminario, previsto nella mattina di venerdì 23 settembre, parteciperanno delegazioni di studenti degli Istituti Scolastici della Regione, al fine di proporre stili di vita salutari, promuovere corrette abitudini alimentari e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. Tra gli argomenti che verranno affrontati: “Tutela e conservazione del patrimonio forestale e della biodiversità in un’ottica di sviluppo sostenibile” (2011: Anno Internazionale delle foreste), “Ambiente ed eco-sostenibilità”, “Alimentazione, prevenzione e salute”, “Qualità e sicurezza degli alimenti in Europa”. In serata è previsto il concerto pianistico “Solo Recital” dell’artista internazionale Jason Peterson, che proporrà musiche di W.A. Mozart, F. Mendelssohn, F. Schubert e M. Ravel. Sabato 24 settembre, il duo Gabriella Rivelli e Corrado Peronelli proporranno il concerto “Arie d’Italia”, dedicato alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con musiche di N. Rota, A. Martelli, P. Piccioni, N. Piovani, E. Morricone.

United Artists for Peace
Via XX Settembre, 92/d
06124 Perugia
Tel. 075 5720066
Fax 075 5717481
www.peacefestival.com
uafpeace@iol.it

mercoledì 20 luglio 2011

Incontro con Andrea Tornaghi, architetto



Il settore dell’architettura vive una fase di evoluzione permanente: nello specifico, si tratta di uno scenario in cui emergono sempre nuove esigenze di tipo abitativo civile (per i privati) e di tipo business (per le superfici retail, per le sedi aziendali e per location di eventi), uno scenario complesso che vede impegnati diversi professionisti nel realizzare progetti ad hoc per l’organizzazione ottimale e funzionale degli spazi. Ne parliamo con l’architetto Andrea Tornaghi, monzese, classe 1967, professionista con un significativo background maturato sia in Italia che all’estero negli ambiti edilizia, ristrutturazioni, interior design, retail and hospitality design, certificazioni energetiche e industrial design.

Dottor Andrea Tornaghi, oggi, cosa significa essere architetto?

"Essere architetto è un privilegio che porta con sé molte responsabilità. Significa poter inventare ogni giorno spazi e oggetti nuovi, ma, soprattutto, confrontarsi con chi dovrà fruire ciò che noi, per suo conto, progettiamo. Il “Design”, non solo industrial, deve rispettare sia forma che funzione, troppo spesso, quest'ultima, dimenticata. Significa anche, sempre di più, attenzione ai nuovi materiali e tecnologie: solo pochi anni fa, nessuno sapeva cosa fosse un “cappotto” e, ora, costruiamo case con consumi energetici estremamente ridotti e sempre più orientate verso l'autosufficienza energetica"

Che ruolo svolge l’architettura nell’ambito della società contemporanea?

"Davvero una bella domanda. L'architettura è portatrice di una forza dirompente, è una delle ultime discipline umanistiche in grado di cambiare il nostro modo di vivere e il nostro territorio. Nel corso dei secoli, ha prestato la sua arte sia per luoghi di culto che per fortificazioni ed edifici monumentali e celebrativi. Oggigiorno, perlomeno in Italia, sembra un po' svilita quasi fosse inutile. I nuovi monumenti sono diventati i centri commerciali e le amministrazioni non si prodigano di certo per creare veri luoghi di aggregazione e concreti spazi pubblici. Sono stato di recente a Barcellona ed è stata una boccata d'aria: la città vive e ogni edificio pubblico è pensato per la collettività anche negli spazi accessori. Quanto ai centri commerciali di cui sopra, è stato appena inaugurato in Piazza di Spagna quello realizzato dalla mano di Foster al posto della Plaza de Toros o, meglio, dentro di essa: un esempio di come sia possibile integrare una funzione nuova e moderna nel mezzo della storia della città"

In base alla sua pluriennale esperienza, come nasce un progetto architettonico e quali sono le sue principali linee guida?

"La partenza sono le necessità del cliente e i suoi desideri che trovano espressione e guida nel nostro intervento. Sia che si tratti di un'abitazione, di uno spazio retail o di un albergo, muovo dai volumi, dal generale scendendo, poi, via via fino al minuto particolare. Ci sono però idee che permeano di sé il progetto fin dall'inizio, quali i materiali che si intendono usare o il tipo di percezione che si desidera avere dei volumi"

A suo avviso, quale deve essere il risultato finale di un progetto architettonico?

"Il benessere. Come dicevo prima, l'architettura influenza la nostra vita e lo fa spesso fisicamente. Le faccio un esempio: a Milano, in Via Montenapoleone, c'era un negozio di Versace estremamente decorato, in stile neoclassico del quale molti sono stati detrattori. Gli spazi erano però molto ben progettati e soprattutto vi erano armonia e proporzione: dentro quel negozio si stava molto rilassati, a proprio agio. L'obiettivo era stato raggiunto completamente. Per contro, vi sono edifici che ci fanno stare male: a Basilea, vi è lo Schaulager, edificio progettato come magazzino di opere d'arte, aperto per alcuni mesi l'anno come museo. L'edificio è interessante, senza dubbio un ottimo magazzino, ma, per il visitatore, risulta stressante e claustrofobico: durante la visita, sono stato colto da nausea crescente, scomparsa una volta uscito all'aperto"

Sul versante dell’impatto visivo, che cosa deve comunicare ai propri fruitori la realizzazione finale di un progetto architettonico ottimale?

"Non credo ci possa essere una risposta univoca a questa domanda. Ognuno di noi ha una propria sensibilità estetica, a volte, molto sviluppata e, altre volte, pochissimo sviluppata. Inoltre, differenti sono le richieste in partenza. In linea generale, dovrei rispondere “appagamento” per il risultato raggiunto: qualcosa che rispecchi e, se possibile, superi le aspettative del cliente. Si tratta di fattori quali la freschezza per un negozio, l’autorevolezza per uno studio legale, la magnificenza per uno spazio celebrativo..."

Lei è anche designer di interni, in particolare, per il settore furniture. Quale deve essere il valore aggiunto di un prodotto di design?

"La comodità, la semplicità e la logica di fruizione. Un qualsiasi prodotto viene prima disegnato e il riconoscimento del creatore è storia recente. C'è stata una corsa all'oggetto di “design” inteso come accattivante, strano, esteticamente riuscito: in questo ambito, Alessi ha fatto storia. Questo ha, però, portato all'esasperazione e alla riduzione, spesso, del design a una valenza puramente estetica, mentre è vero il contrario: la parte tecnica ha un’enorme importanza. Quindi, il valore aggiunto, ciò che rende un prodotto di design degno di tale nome è il perfetto amalgama tra forma e funzione, quasi diventassero una cosa sola"

In assoluto, qual è il progetto al quale lei sente di essere maggiormente legato?

"In realtà più di uno, ma forse l'ultimo, che mi sta dando molte soddisfazioni. Una ristrutturazione di un edificio industriale trasformato in residenza dove la sintonia con la committenza è stata totale e in cui abbiamo potuto utilizzare materiali naturali come il sughero e la lana e ci siamo confrontati con spazi forse rigidi ma ampi: con una serie di aperture, abbiamo realizzato dei cannocchiali per cui da ogni locale si leggono due, tre piani in profondità e si percepisce come un costante fluire di un locale dentro un altro, fino al giardino"



Info:

tornaghi@vf10.it
http://it.linkedin.com/pub/andrea-tornaghi/27/363/956

Carne e Pesce Eat’s

Non esiste in Italia un supermercato che possa affermare di vendere la carne del proprio allevamento o il pesce pescato in esclusiva dai migliori pescatori. Infatti Eat’s non è un supermercato, ma molto di più. Eat’s è un innovativo foodstore che sta rivoluzionando il modo di fare la spesa. E Eat’s può affermare di essere il primo e l’unico ad aver ideato la formula per far arrivare sulla tavola dei clienti la carne e il pesce migliore al giusto prezzo.
Il concept di Eat’s, store inaugurato due anni fa nel cuore di Conegliano in provincia di Treviso, ha riscosso un successo sorprendente e ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa, proprio perché in grado di offrire alla clientela la possibilità di fare una spesa completa, scegliendo sia all’interno di un’ampia gamma di noti marchi della grande distribuzione sia tra una accurata proposta di prodotti gourmet provenienti da centinaia di piccoli produttori di eccellenze. Un unico store che riunisce le isole del fresco, il market abituale e le eccellenze della tradizione enogastronomica italiana e non solo, oltre 800 etichette di vini da tutto il mondo e un centinaio di birre artigianali, uno snack bar e un risto-bistrò con cucina a vista. Il tutto con prezzi decisamente "golosi" per una qualità ineguagliabile sul territorio.
Un format unico in Italia, ideato dall’imprenditore coneglianese Sergio Menegazzo, del gruppo Canzian-Menegazzo, che a breve aprirà nuove sedi distribuite sul territorio nazionale, sempre incarnando la filosofia della massima scelta, per la massima qualità, al miglior prezzo.
Una politica interpretata in modo straordinario in ogni reparto ma soprattutto in quello del pesce e della carne.
LA PESCHERIA EAT’S. La pescheria Eat’s, infatti, vende il pesce migliore della regione. Per trovare l’eccellenza dei mari Eat’s ha dovuto cercare nella Serenissima e lì ha trovato Andrea Rossi un giovane ma espertissimo pescivendolo originario di Burano, discendente da un’intera famiglia di pescatori. E’ lui, 28 anni, il responsabile della Pescheria Rialto “Ai Venexiani” che si trova all’interno dello store Eat’s ed è sempre lui che ogni mattina alle ore 3 si reca personalmente al mercato ittico di Venezia, il secondo più grande d’Italia, per selezionare il pesce migliore alla clientela di Eat’s. Figlio di un pescatore, Andrea ha lavorato più di 10 anni allo storico mercato di Rialto a Venezia, dove ha “rubato” con gli occhi tutta l’esperienza e la sapienza dei vecchi pescatori e pescivendoli veneziani. Ora sa riconoscere a colpo d’occhio quando un pesce è fresco o no, conosce la qualità di quello nostrano e sa consigliare i clienti su metodi di cottura e suggerire ricette non solo di tradizione. .
LA STALLA DI EAT’S. No alla violenza, si alla qualità: un motto che vale anche (e soprattutto) per la carne: Eat’s sa che è più buona la carne di una mucca serena, allevata con cura in uno spazio adeguato e alimentata solo con mangimi sani e naturali. E’ per questo che Sergio Menegazzo ha deciso di avviare un suo diretto allevamento di bovini. E’ la “Stalla a cinque stelle” di Eat’s e si trova a Contea di Montebelluna, location scelta per la qualità dell’aria e dell’acqua ma principalmente per l’affidabilità e la professionalità di Patrizia, la signora che quotidianamente si prende cura del benessere degli animali. I primi esemplari stanno già crescendo, alimentati solo da foraggio, cereali, aria pulita e acqua buona, sono i primi 70 bovini Eat’s, scelti tra le razze più pregiate (Blonde d’Acquitaine, Limousine e prossimamente anche la razza piemontese), tutti capi rigorosamente italiani. Entro l’anno raggiungeranno quota 360 esemplari e saranno disponibili nell’isola della carne verso Natale 2011, riconoscibili per la confezione a marchio Eat’s.

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Eat’s Situato nel quartiere Setteborghi di Conegliano (TV), a pochi passi dal centro, questo “prototipo zero” di foodstore è unico nel suo genere in Italia, ed è solo il primo di una serie di Store che saranno distribuiti sul territorio nazionale. Aperto ogni giorno (escluso la domenica pomeriggio) fino alle 21, comprende, oltre ai reparti con i principali marchi della grande distribuzione, le eccellenze alimentari, il mercato del fresco, dei formaggi, del pesce, della carne, dell’ortofrutta di stagione e non solo, il banco dei lievitati (dal pane ai dolci), un’area pensata appositamente per chi soffre d’intolleranze, un’eco-area con prodotti sfusi, un bar con piccola pasticceria fresca, una cantina con oltre 800 etichette d’Italia e del mondo ed un centinaio di birre artigianali, un ristorante-bistrò con la cucina a vista aperto fino alle 24.


mercoledì 22 giugno 2011

Meridiana Fly: nuova promozione per le famiglie

Meridiana fly lancia una nuova promozione dedicata alle famiglie, che potranno usufruire di un biglietto per un nucleo familiare di 3 persone (due adulti e un bambino) ad un costo complessivo di 299 euro per un viaggio di andata e ritorno. Il promo family carnet, acquistabile sul sito www.meridiana.com fino al 14 luglio, consente di prenotare un volo di andata e ritorno su tutte le linee nazionali operate da Meridiana fly per volare dal 15 settembre al 30 novembre 2011. Una promozione “Speciale Famiglia” per rendere estremamente conveniente e semplice acquistare una breve vacanza o un week end lungo in Autunno.

www.meridiana.com

martedì 21 giugno 2011

AMBIENTE E TECNOLOGIA NEI DESIDERI DEGLI ITALIANI PER LA LORO CASA

Ambiente e tecnologia sono due elementi che sempre più spesso si accompagnano all’abitare contemporaneo. Oggi si comincia a parlare di ecosostenibilità dell’arredamento ma i consumatori hanno idee ancora poco chiare, non conoscono le caratteristiche ecologiche specifiche che può avere un mobile e non sanno che peso dare alle certificazioni e alle garanzie di sostenibilità ambientale. La casa del consumatore sta invece diventando sempre più un contenitore di dotazioni tecnologiche che fanno risparmiare, semplificare, connettere, che intrattengono e aumentano la sicurezza e il benessere.

È quanto emerge dal nuovo capitolo dedicato al tema delle determinanti di acquisto della ricerca “Case da Re-inventare” che, curata dal Centro Studi di Cosmit/FederlegnoArredo, ha visto anche la partecipazione di importanti esperti del settore. La ricerca commissionata da Assarredo, Associazione di FederlegnoArredo che raggruppa le più importanti imprese italiane produttrici di mobili, imbottiti, cucine e sistemi per dormire come anche di complementi d’arredo, ha affidato la raccolta delle interviste ai consumatori su cui si basano le conclusioni dello studio a Gfk Eurisko. Sono state infatti effettuate 2.500 interviste quantitative ad altrettanti consumatori e 8 focus group qualitativi in quattro città italiane (Milano, Padova, Roma e Lecce).

La ricerca parte dal presupposto che non è ancora chiaro cosa, specificatamente riguardo agli arredi, i consumatori italiani considerino “ecologico” e quindi a cosa possano attribuire un valore scegliendo di pagare un prezzo più alto. Delle quattro caratteristiche prese in esame più strettamente riconducibili all’ambiente e riguardanti la provenienza sicura del legno, l’utilizzo di materiali riciclati e la riciclabilità, la produzione con basse emissioni di CO2 e il fatto che l’azienda produttrice sia ambientalmente responsabile è risultato che il 12% dei consumatori intervistati è disposto a pagare un 10% in più per almeno due di queste caratteristiche. Il potenziale di mercato risulta così ancora abbastanza contenuto, ma per il futuro sono auspicabili azioni e iniziative che attraverso un quadro di riferimento più chiaro e coerente in termini di certificazioni e di marketing ecologico di settore possa maggiormente alimentare nel consumatore una conoscenza specifica e aspettative tecnicamente corrette.

“Ci sono diverse domande da porre a questo propositosostiene Leandro Cappellotto, Amministratore delegato di Valcucine perchè il consumatore italiano appare ancora “acerbo” per un mobile ecologico ed è dunque difficile per le aziende definire in modo chiaro quale sia la direzione su cui devono investire e su quali caratteristiche ecologiche devono puntare perché premianti poi dal punto di vista commerciale. In un certo senso siamo ancora a una fase iniziale anche in termini di marketing ambientale”.

Differente l’approccio del consumatore verso il desiderio di tecnologia in casa che come risulta dalla ricerca risulta elevato e investe l’abitazione a 360°. Il consumatore nutre un desiderio di innovazione tecnologica per tutti i sistemi della casa e per tutti gli ambienti rappresentando un driver di rinnovo dell’arredamento. Tuttavia quando si tratta di acquistare un mobile o un pezzo d’arredamento l’alto contenuto tecnologico è la determinante di acquisto principale solo per il 2% dei consumatori.

Nella classifica dei criteri decisivi per l’acquisto, l’alto contenuto tecnologico degli arredi si attesta comunque al sesto posto mentre il consumatore continua a prediligere la qualità (48% delle preferenze), seguita dal prezzo e l’estetica/design (rispettivamente con il 23,7% e 11,9% delle preferenze) che si posizionano ai primi tre posti. Tuttavia occorre tenere presente che i consumatori amanti della tecnologia sono anche quelli che cambiano prodotti più facilmente e appartengono al segmento di reddito più alto.

Un orientamento verso una maggiore consapevolezza ecosostenibile e un’intenzione di acquisto maggiormente orientata a mobili dall’alto contenuto tecnologico può essere offerto dalle nuove possibilità di relazione diretta con il consumatore finale offerte dal web 2.0. Benché il consumatore italiano per informarsi privilegi ancora nettamente la visita diretta a show room, negozi, fiere o l’utilizzo di strumenti quali cataloghi, riviste e volantini, si sta progressivamente affermando il ruolo nel web con un significativo potenziale di impatto su tutte le fasi del processo di acquisto: dall’orientamento alla decisione presso il punto vendita e al post vendita. Dalle dichiarazioni dei consumatori sembra comunque emergere che il web 2.0 può rappresentare il nuovo campo d’azione per conquistare e riconquistare la fiducia del consumatore attraverso social business strategies.

“I consumatori – commenta Matteo Perego, amministratore delegato di Di Liddo & Perego – sono stanchi della classica propaganda aziendale e rimangono meno impressionati dai tentativi di influenza commerciale, cercano un nuovo metodo di comunicazione. Si tratta di capire come definire una comunicazione sul web 2.0 e come ci si deve relazionare con il consumatore con questi canali. Per ora possiamo solo verificare che il mondo dell’arredamento è in ritardo su questi aspetti mentre il mercato sembra chiedere una relazione più personale con l’azienda.”

“I social network possono aiutarci ad ampliare il potenziale di mercato sui mercati internazionali per l’arredamento? – si domanda invece Leandro Scalco, export manager di Modenese Gastone. Penso al coinvolgimento nei nostri processi creativi e produttivi di community di appassionati nei vari mercati internazionali. L’interesse per i prodotti italiani, per la nostra inventiva, per il nostro modo di produrre manufatti, potrebbe trovare un’eccezionale cassa di risonanza proprio in questi nuovi strumenti.”

Dalle dichiarazioni dei consumatori sembra infine emergere la necessità anche di un nuovo paradigma di marketing e comunicazione basato sulla relazione. La ricerca evidenzia come i consumatori confermino che aggiungere valore a un prodotto dell’industria dell’arredamento è possibile a patto che si fornisca oltre alle prestazioni base più servizio, più responsabilità ambientale e sociale e più informazione sul prodotto e sui processi produttivi.

Sul tema ambientale e sulla qualità, invece emerge che il consumatore è ancora disorientato dalla mancanza di una certificazione capace di essere esplicativa in modo univoco. Un dato che fa riflettere perché ben il 30% dei consumatori italiani è disposto a pagare un prezzo più alto per certificazioni sulla sicurezza del prodotto.

ASSOLOMBARDA: NASCE A MILANO IL GREEN ECONOMY NETWORK

Assolombarda ha censito e mappato le imprese dell’area milanese che operano nei diversi comparti della green economy. Dai dati è emerso che il territorio milanese è un contesto di assoluto rilievo per quanto riguarda le competenze energetiche e ambientali: sono circa 400 le imprese che operano nelle filiere della green economy (aria, acqua, suolo e bonifiche, rifiuti, rumore esterno, prodotti ecocompatibili, energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile) con un fatturano globale di oltre 50 miliardi di euro e 25 mila addetti solo in provincia di Milano. Lo studio, condotto in collaborazione con lo IEFE (Istituto di Economia delle Fonti di energia e dell’Ambiente) dell’Università Bocconi, ha inoltre evidenziato le potenzialità di Milano di qualificarsi come capitale di un Green Economy Network di rilevanza internazionale, non solo per il numero e la rilevanza delle imprese che vi operano, ma anche per la presenza di un fitto tessuto di istituzioni economiche e finanziarie, centri di ricerca, laboratori, università, associazioni, fondazioni bancarie che costituisce un patrimonio di risorse unico a livello nazionale e tra i più rilevanti in ambito internazionale.

Una strategia di sistema è però a questo punto necessaria per esprimere pienamente queste potenzialità. Perciò Assolombarda, insieme a un gruppo di imprenditori e manager in rappresentanza di piccole, medie e grandi imprese associate che stanno scommettendo sulla green economy, ha costituito il Comitato Promotore del Green Economy Network.

“Abbiamo promosso il progetto del Green Economy Network in quanto convinti della grande capacità innovativa del nostro territorio”, ha dichiarato Roberto Testore, Responsabile del Progetto Ambiente, Energia e Sicurezza di Assolombarda e Presidente del Comitato Promotore. “Iniziammo nel 2009 a censire le nostre imprese associate che operavano nelle filiere della Green Economy e i risultati furono sorprendenti. Decidemmo allora di trovare un modo per favorire l’aggregazione di queste imprese, individuando azioni mirate a migliorare la loro competitività anche in ottica internazionale. Da qui l’idea di creare un Network, per stimolare possibili alleanze, ma anche per valorizzare e promuovere le competenze individuate attraverso un Repertorio, sempre costantemente aggiornato, articolato in specifiche filiere tematiche. La Green Economy”, aggiunge Testore, “ha un tasso di crescita importante e noi non vogliamo farci sfuggire l’occasione di proporre il nostro territorio come punto di riferimento sia per il mercato nazionale che internazionale. Tutto ciò assume particolare rilevanza nella prospettiva di Expo 2015 che avrà nella sostenibilità uno dei temi centrali. Ciò significa che Milano sarà nei prossimi quattro anni al centro dell’attenzione mondiale per quanto riguarda la sua capacità di offrire visioni, progetti, prodotti e servizi all’altezza delle sfide poste dall’economia sostenibile. E’ una vetrina che non possiamo lasciarci sfuggire per valorizzare le potenzialità del nostro Green Economy Network”.

“Assolombarda da tempo è impegnata a valorizzare le imprese che operano nell’area milanese nelle filiere della green economy incoraggiandole ad aggregarsi”, sottolinea il Presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini. “Siamo convinti che Milano e il suo territorio in questo ambito possano diventare un vero e proprio centro di eccellenza, rappresentando un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, grazie ad asset fondamentali quali il know-how specifico delle imprese, la presenza di un fitto tessuto manifatturiero e di un sistema universitario e della ricerca all’avanguardia. Non a caso”, aggiunge Meomartini, “le aziende americane già guardano con interesse a questo network, tanto che da inizio anno Assolombarda, in collaborazione con il Consolato Generale Americano a Milano, ha attivato uno Sportello USA Green Economy per potenziare le relazioni tra aziende italiane e statunitensi che operano nel settore”.

Il Comitato Promotore del Green Economy Network è costituito da Assolombarda e da un gruppo di soci fondatori (Roberto Barbieri, Amministratore Delegato Osram, Riccardo Bellato, Presidente Nitrolchimica, Fabio Benasso, Amministratore Delegato Accenture Italia, Alberto Cervi, Amministratore Unico AA Envitech, Stefano Dubini, Amministratore Delegato TIA Tecnologie Industriali Ambientali, Federico Golla, Amministratore Delegato Siemens Italia, Gian Francesco Imperiali, Presidente ABB, Mario Mascolo, Presidente e Amministratore Delegato 3M Italia, Marco Schiavio, Consigliere Delegato Passavant Impianti, Giuliano Zuccoli, Presidente A2A).

In particolare il Comitato potrà promuovere la nascita di alleanze tra imprese, tramite: lo sviluppo di progetti industriali congiunti di crescita, innovazione, internazionalizzazione; la condivisione di esperienze, know how, scenari e prospettive; la creazione di percorsi di formazione specifici per il personale delle imprese coinvolte. Inoltre, si impegnerà per promuovere il posizionamento e il riconoscimento del Green Economy Network, al fine di: acquisire visibilità e accreditamento verso gli enti pubblici, in particolare Regione Lombardia e Camere di Commercio; proporsi come punto di riferimento per gli operatori economici del settore coinvolti in Expo 2015 e per le delegazioni straniere in visita in Lombardia; favorire la competitività internazionale e il potenziale di offerta delle imprese aderenti; attrarre investimenti sul territorio nei campi specifici dell’ambiente e dell’energia.

E’ stato realizzato, infine, un Repertorio online per dare spazio e visibilità alle aziende che già operano nella green economy. Si tratta di uno strumento, costantemente aggiornato, che servirà a chi opera in questi settori per farsi conoscere dal mercato e per trovare partner di business, ma anche a chi cerca prodotti, tecnologie e servizi ambientali ed energetici.

www.greeneconomynetwork.it

Nuova fornitura ABB per l'ampliamento dell'Aeroporto Internazionale Sochi

Dalmine (Bergamo), 20 Giugno 2011 - Pur trattandosi di apparecchiature standard, la commessa si basa su un progetto DTO (Design To Order) realizzato seguendo la specifica tecnica fornita dal cliente che prevede anche l’esecuzione di alcune prove di idoneità sismica.
Queste prove si rendono necessarie dal momento che la destinazione dei quadri, entrambi formati da cinque unità, è un aeroporto, quello di Sochi, una delle molte opere in fase di realizzazione per le prossime Olimpiadi invernali del 2014.
Il test sismico del quadro UniSec è stato eseguito presso i laboratori ISMES-CESI, in accordo alle prescrizioni delle norme IEEE 693 (Seismic Design of Substations) ed è stato superato con esito positivo.
Le Olimpiadi invernali 2014 rappresentano un evento che richiamerà centinaia di migliaia di persone, provenienti da tutte le nazioni del mondo e che sottoporranno la struttura aeroportuale a uno stress fuori dal comune, rendendo pertanto necessari un grado di sicurezza assoluto ed elevati standard qualitativi e di affidabilità.
Sochi è il nono aeroporto russo in ordine di importanza, in grado di gestire le centinaia di migliaia di passeggeri che vi transitano ogni anno, inclusi gli oltre 100.000 provenienti da hub internazionali e intercontinentali, ed è di proprietà della società Bazel.
I quadri UniSec saranno installati nella sottostazione di trasformazione 10 kV / 0,4 kV e serviranno ad alimentare gli edifici del complesso Nr. 18 che comprende gli uffici, il Terminale VIP del Presidente e del Primo Ministro russi e villaggi VIP formati da otto cottage, dove sono previsti anche gli alloggi del top management dell’azienda Olimpstroy, contractor che ha in appalto la realizzazione e la gestione degli impianti dell’evento e che si occuperà dell’amministrazione delle Olimpiadi.
L’acquisizione dell’importante commessa è frutto della strettissima ed efficace collaborazione tra le strutture marketing di ABB Russia e della sede ABB di Dalmine.
Per le Olimpiadi invernali del 2014 sono in fase di realizzazione molti impianti (ospitalità degli atleti, stadi per le competizioni, supermercati, varie infrastrutture, ecc.) e questa commessa sarà certamente per ABB un ulteriore campo di prova per poter ottenere altri importanti contratti di fornitura.
ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility ed alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB impiegano circa 124.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.

Patrizia Rutigliano è il nuovo presidente Ferpi

Patrizia Rutigliano, Direttore delle Relazioni Istituzionali e della Comunicazione di Snam Rete Gas, è il nuovo Presidente Ferpi. Eletta venerdì 17 giugno dall’Assemblea dei soci, riunitasi a Roma presso il centro congressi dell’Enel, la Rutigliano prende il posto di Gianluca Comin, che lascia la presidenza a fine mandato. Associata alla Federazione dal 2006, membro del Consiglio Direttivo Nazionale nel biennio 2009-2011, il nuovo Presidente Ferpi in passato ha ricoperto il ruolo di Direttore Comunicazione di Autogrill, di Responsabile Relazioni Esterne di Fastweb e di Portavoce al Comune di Milano. Giornalista professionista, Patrizia Rutigliano è laureata in Lingue e Letterature straniere, con specializzazione in Comunicazioni Sociali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha frequentato anche il Master in International Management. “Allargamento e ridefinizione del ruolo della professione, con una conseguente riflessione sui rapporti interassociativi; confronto con il legislatore sulla necessità di un sistema di regole che garantisca e disciplini le attività della professione; offerta formativa interna ed esterna che risponda alle esigenze del mercato del lavoro. Sono questi i tre grandi progetti per il prossimo biennio”, ha dichiarato Patrizia Rutigliano. Per il biennio 2011-2013, il nuovo Comitato Esecutivo, oltre al Presidente Patrizia Rutigliano sarà composto dal Vice Presidente, Giancarlo Panico; dal Segretario Generale, Patrizia Rivani Farolfi; dal Tesoriere, Biagio Longo e dai soci Mariapaola La Caria (Delegata al Coordinamento del Territorio) e Fabio Ventoruzzo (Delegato all’Attuazione del Programma). Con Patrizia Rutigliano e i membri dell’esecutivo, fanno parte del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale Marco Barbieri, Celeste Bertolini, Silvia De Blasio, Sergio Bruno, Costanza Esclapon, Furio Garbagnati, Filippo Maria Grasso, Elisa Greco, Paolo Iammatteo, Stefano Lucchini, Alessandro Magnoni, Anna Martina, Biagio Oppi, Valentina Parisi, Simonetta Pattuglia, Daniele Salvaggio, Rossella Sobrero, Amanda Jane Succi, Giampietro Vecchiato.

www.ferpi.it

mercoledì 20 aprile 2011

LYRA PARTNER DEL MUSEO DEL FUMETTO

Matite, pennarelli, gessetti...strumenti per scarabocchiare ma anche protagonisti che caratterizzano il tratto dei personaggi e delle storie che vengono rappresentate. Veicolano e suscitano emozioni nell’artista e in chi osserva l’opera. Strumenti principe di educazione e creatività, ma anche di “intrattenimento”...come i fumetti!! Apre a Milano, città natale del fumetto italiano, WOW-Spazio Fumetto, sede del Museo del Fumetto di Milano. Il nuovo spazio, che sorgerà in viale Campania 12, vuole essere un punto di ritrovo per appassionati, cultori ed estimatori che vogliono vivere le avventure dei loro personaggi preferiti. Una “casa” aperta a tutta la città, una sede museale atipica che ospita mostre ed eventi dedicati alle diverse declinazioni del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e della letteratura di genere. Il legame tra la Fondazione Fossati - che gestisce e cura l’organizzazione dello spazio, e Lyra - primo marchio di matite registrato al mondo con oltre 200 anni di storia e acquisito nel 2008 da F.I.L.A.-Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, si è creato e consolidato naturalmente e si concretizza con l’impegno dell’Azienda oltre che sul fronte dell’educazione e della promozione della cultura visiva nella didattica, nella valorizzazione delle risorse creative attive sul nostro territorio. Per questo Lyra ha aderito all’intenso programma fatto di esposizioni di rilievo internazionale e nazionale, come ad esempio l’esposizione di Fumetti che ripercorrono l’Unità d’Italia, ed attività culturali legate al mondo della comunicazione per immagini. Attraverso il partenariato si realizzeranno in sinergia iniziative come manifestazioni, laboratori e stage didattici per ragazzi, utilizzando il patrimonio culturale e le consolidate esperienze degli educatori che organizzano le attività presso lo spazio WOW-Spazio Fumetto. Lyra fornisce un valido supporto fornendo i migliori prodotti per le attività ludiche ed educative pianificate, dedicate ai visitatori e alle scuole, per stimolare creatività e fantasia utilizzando come supporto il fumetto e l'illustrazione.
Informazioni:
Cantiere di Comunicazione
Roberta dal Verme
r.dalverme@cantieredicomunicazione.com
Tel. 02-87383180

Pirelli P Zero, l’esperimento diventato un cult

A fine Ottocento erano impermeabili in caucciù. Oggi l’abbigliamento della griffe di pneumatici ha un’anima sperimentale. Dall’appeal fashion e sexy come piace ai fashion blogger. In comune, nell’arco di 127 anni, l’impronta di una gomma dallo spirito hi-tech. A 125 anni dal primo esperimento, è nel 2002 che rinasce l’abbigliamento firmato Pirelli. Viene infatti lanciato un progetto con un’anima sperimentale ed high-tech: il progetto PZERO, presentato in anteprima ai fashion blogger che subito hanno apprezzato l’idea del marchio. Ieri erano scarpe, stivali, borse, impermeabili, soprabiti, cappotti impermeabilizzati e realizzati in un allora sconosciuto caucciù. Oggi il progetto ha un’anima nuova, sperimentale, ad alta tecnologia. “Da una ricerca di marketing era emerso che il marchio Pirelli era glamour, sexy e fashion. E questo appeal era stato dato al brand proprio dal calendario, il mitico The Cal. Per questo motivo abbiamo deciso di dare il via a un progetto di industrial design, che ha fatto da apripista per una serie di avventure molto simili”, spiega Antonio Gallo, responsabile di Pirelli Pzero. L’avventura del gruppo milanese è partita in punta di piedi. Soltanto due oggetti destinati a diventare cult per i fashion blogger: una scarpa da vela, Pirelli Pzero Acqua. E una giacca dalle performance futuriste, Pirelli Pzero Aria. Oggi i numeri del progetto presentato in anteprima ai fashion blogger che ne hanno parlato nei loro blog di moda sono diversi. La collezione è diventata un total look. Con tanti numeri. Sette sono i designer che compongono l’ufficio stile del marchio. Tre sono i partner che affiancano Pirelli come licenziatari (Incom per l’abbigliamento, Morellato&Sector per gli orologi, e Tecnorib per i gommoni), numerosi i prodotti gestiti internamente tramite la società Pzero Srl, dalle scarpe alle borse a progetti speciali in limited edition.
La linea Pzero che piace ai fashion blogger è distribuita in Italia in 300 negozi esclusivi di abbigliamento e calzature. Tra questi Biffi a Milano, storico negozio amata dai fashion blogger, Sir Wilson a Torino, Russo a Capri, Raspini a Firenze, Sugar di Arezzo, Giglio a Palermo. All'estero è già consolidata la presenza in particolare in Spagna, Benelux, UK, Russia e Middle East in molti negozi come Harrods a Londra, Nino Alvarez a Barcellona, Tsum-Mercury a Mosca, Tomorrowland aTokyo e Bugatti a Dubai.
Non si contano i testimonial che affollano l’album vip del brand. In poche stagioni Pirelli Pzero è diventato uno status symbol per una generazione. Ha registrato un successo che nemmeno noi ci aspettavamo e questo anche grazie ai fashion blogger che hanno parlato dei prodotti sui loro blog di moda, dando il via a un passaparola inarrestabile. Quando nel 2003 abbiamo aperto il corner da Bergdorf Goodman a New York, abbiamo esaurito immediatamente le scorte e abbamo avuto liste d’attesa incredibili: per l’orologio di cui hanno parlato i fashion blogger avevamo prenotazioni per 400 modelli. E oggi continuiamo a registrare elevati tassi di sviluppo”. Perché la storia è destinata a ripetersi. Nel 2005 è stato firmato un accordo in licenza con Tecnorib per la produzione dei gommoni Pirelli Pzero. Così Pirelli celebra dopo 10 luminosi lustri l’antica produzione di gommoni gommati. Proprio nel 1955 nasceva, infatti, il Nautilus: il primo battello pneumatico. Il primo gommone Pirelli Pzero è stato varato nelle acque di Portofino nel maggio 2006. Nel 2008 grazie ad un accordo con Head, è sono stati presentati in anteprima di tutto il mondo gli sci Winter Sottozero che prendono nome dall’omonimo pneumatico la cui ultima evoluzione è stata lanciata nel cosrso dello stesso anno. Altamente tecnologici, grazie all’intelligenza del sistema antivibrazioni.